Una governance virtuosa per favorire la crescita sostenibile delle imprese familiari non quotate, per rafforzare i rapporti con tutti gli stakeholder, per attrarre manager e consiglieri esterni con nuove competenze, preparando le aziende a possibili aperture ai mercati finanziari e a compiere la trasformazione digitale. Questi sono alcuni degli obiettivi dei nuovi “Princìpi per il governo delle imprese familiari non quotate – Codice di Autodisciplina”, promossi da AIDAF e Assonime con il contributo e coordinamento scientifico di SDA Bocconi e dalla Cattedra AIDAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari in memoria di Alberto Falck, presentati oggi nell’Auditorium Michele Ferrero, in SDA Bocconi.
Dieci principi che sono il fondamento delle procedure di governance da adottare e attuare, su base volontaria, accompagnati da linee guida di buona pratica, non vincolanti, che ogni impresa familiare non quotata è invitata ad adattare alle proprie specificità. Uno strumento, frutto della revisione del Codice presentato per la prima volta da AIDAF e Bocconi nel maggio 2017, rivolto imprese familiari non quotate costituite in forma di società di capitali, caratterizzate da complessità proprietaria e organizzativa, che mira a supportare le famiglie imprenditoriali nell’adozione di pratiche di governance avanzate, per garantire un equilibrio tra dimensione familiare e logiche aziendali, rafforzare la creazione di valore nel lungo periodo, facilitare il passaggio generazionale e le relazioni tra soci, in allineamento con gli standard internazionali.
L’adesione al Codice si fonda sul principio del cosiddetto comply or explain. Ogni società aderente è invitata a valutare i propri assetti e prassi di governance, a identificare eventuali miglioramenti e a darne conto nella Relazione sulla gestione, divulgando un documento accessibile al pubblico che illustri le modalità di applicazione dei princìpi e le ragioni di eventuali scostamenti. Tra le principali novità, l’introduzione di un sistema di monitoraggio affidato al Comitato per la Corporate Governance delle imprese familiari non quotate, che seguirà lo stato di applicazione del Codice, proporrà eventuali aggiornamenti e fornirà assistenza alle imprese aderenti, tenendo conto delle best practice e dell’evoluzione normativa.
Mantenendo un principio di proporzionalità, calibrando le previsioni in base alla dimensione delle imprese, Il Codice propone un modello di governance neutrale rispetto ai diversi modelli societari disponibili nell’ordinamento italiano: il sistema tradizionale, il sistema monistico e il sistema dualistico. Considerata la consolidata adozione del modello tradizionale, il Codice fornisce alle imprese gli strumenti per valutare anche il ricorso ai sistemi alternativi, monistico e dualistico.
La consultazione pubblica si è chiusa il 15 ottobre, a breve sarà disponibile il testo definitivo