Il gruppo torinese Ersel entra nella compagine azionaria di Banca Albertini e lo fa tramite l’acquisto della quota del 64,3% in mano al gruppo elvetico Syz. Arriva così a compimento il riassetto di Banca Albertini Syz, il nome che per 15 anni ha contraddistinto l’alleanza fra lo storico brand italiano specializzato nel private banking e il gruppo ginevrino.

Una nuova alleanza nascerà tra Alberto Albertini, attuale amministratore delegato e figlio del fondatore Isidoro che manterrà il suo 35,7%, e Guido Giubergia, appartenente alla famiglia fondatrice di Ersel. L’ingresso di quest’ultima, al posto di Syz, è un  passaggio logico e atteso dal mercato: le famiglie Albertini e Giubergia si conoscono da decenni, visto che i fondatori Isidoro Albertini e Renzo Giubergia, entrambi agenti di cambio, hanno posto le basi per gli attuali gruppi che poi negli anni hanno vissuto uno sviluppo diverso.

Il passaggio dalla storica attività al mondo delle Sim Albertini la vive (1991), stringendo un’alleanza con Societé Genéralé. Poi l’incontro con Banca Syz e la trasformazione in banca. Ersel allarga il suo raggio d’azione prima all’asset management già nel 1983 e poi nel 1990 inizia una collaborazione con Warburg Securities (oggi Ubs Warburg) per trasformarsi in Simnel1994. Nel 2000 nascerà anche Ersel Hedge Sgr e nel 2004 con Offline Sim entra nel business dei fondi online. Anche Banca Albertini segue il filone degli hedge stringendo un accordo con Hedge Invest nel 2011. Ma entrambe le aziende fanno soprattutto gestione di grandi patrimoni, vicini agli imprenditori, target di riferimento per vocazione e per expertise. Oggi sono proprio gli imprenditori che richiedono nuovi servizi e la messa in comune di risorse e competenze aiuta in questo passaggio. Ad Ersel mancava la licenza bancaria e forse una presenza più forte nella ricca Lombardia; Banca Albertini beneficerà dei servizi di Ersel (asset management, fiduciaria, club deal, presenza estera, filantropia, arte).

«Condividiamo molte cose (i nostri genitori erano agenti di cambio rispettati e con una profonda etica) e soprattutto abbiamo lo stesso approccio verso i clienti che è la parte fondamentale del nostro lavoro – ha ricordato Alberto Albertini, fondatore di Banca Albertini ci siamo incrociati più volte. Ma forse solo ora i tempi erano maturi per procedere sulla stessa strada, unendo le forze». «Sono convinto che da due realtà che hanno molto in comune (storia, etica, obiettivi) gli fa eco Guido Giubergia, presidente di Ersel -saremo in grado di avviare il nostro gruppo in una nuova fase di sviluppo. Sono felice di intraprendere questo percorso con Alberto, imprenditore serio, stimato e amico di sempre».

La firma sarebbe avvenuta sulla base di una valorizzazione complessiva di Banca Albertini, secondo i rumors, di circa 50 milioni. Il trasferimento del 64,3% in mano a Ersel rappresenta soltanto un passaggio intermedio che porterà, dopo le necessarie autorizzazioni di Banca d’Italia, alla fusione tra i due gruppi Albertini ed Ersel. La nuova realtà avrà 70 banker, filiali in quattro piazze importanti (Milano, Torino, Bologna e Reggio Emilia), due sedi estere e masse per 18 miliardi (15 da parte di Ersel e 3 da parte di Banca Albertini). Advisor dell’operazione sono stati da una parte Vitale & Co e Lmcr per conto di Syz, e dall’altra Alantra e R&P Legai per Ersel.
| Sito Ersel |